No way back/Senza ritorno
(Letter to Amrita no. 1)
Thanks to: JUST KIDS – Patti Smith
Sono sola e non so lasciarmi andare, la mia vita non vale la pena di essere vissuta
A life that is not worth living: I’m alone and unable to let go
Ok, farò finta di poterlo fare. Farò finta che abbia senso.Anche se non faccio mai finta, tu lo sai.
Dunque, ti scrivo.
Ti scrivo perché ho letto un libro ed ho pensato a te. Ho pensato di non poter fare a meno di te, anche se non ci sei. Ho pensato di doverlo scrivere affinché sia incontrovertibile.
Non importa se sei andata via.
E io, che non potevo venire con te.
Comunque ti scrivo, ovunque tu sia io ti scrivo.
Il nulla mi tormenta.
Alla radice del mio nulla c’è la mancanza di autenticità.
Per essere autentici occorre lasciarsi andare e per trovare il coraggio di farlo bisogna non essere soli.
Sono sola e non so lasciarmi andare, questa vita non vale la pena di essere vissuta.
Lost Birds Footprints |
I have a deep black hole inside, in a dream I killed all the snakes
Dentro di me abita un profondo abisso vuoto. Ho ucciso i serpenti in un sogno
Leggere la storia di Patti Smith e Robert Mapplethorpe ha risvegliato qualcosa dentro di me, un desiderio che mi ha portato a te, Amrita, e mi ha fatto pensare che da qualche parte, fosse anche soltanto nella mia mente, tu esisti.Guardo gli autoritratti di Robert Mapplethorpe, mi prendono e si ritorcono nella pancia come serpenti bianchi, raccontano cose di me che ancora non so, ma sento che tutte conducono a te.
Patti Smith e Robert Mapplethorpe si sono conosciuti a New York a vent’anni, si sono innamorati e sono stati insieme finché Robert non ha scoperto di essere omosessuale. Nonostante questo sono rimasti uniti, legati da una promessa d’amore fatta di rispetto e reciproco sostegno, entrambi incantati dalla magia dell’altro.
Robert la conforta nei lunghi pianti inconsolabili, le dice di cantare, “canta Patti, canta di più”, e Patti ha cura di Robert nella maniera in cui a lui importa maggiormente, amando la sua arte. Lui è il suo artista, lei la sua musa. Ma insieme sono anche il contrario, e fanno una patto per cui uno deve restare vigile quando l’altro è fragile, per proteggerlo. Patti coccola Robert dopo i suoi viaggi con la droga o quando torna “come un cucciolo di serpente ferito” dalle profondità più nere del sesso.
Quindi dove sei tu ora, Amrita? Sei ferita, anche tu come Mapplethorpe impavida creatura.
“Vorrei che tu fossi qui con la camicia sbottonata fino alla vita… a trasudare sesso e oscenità” scrive Patti in una lettera da Parigi.
Dentro di me abita un profondo abisso vuoto. Ho ucciso i serpenti in un sogno.
Searching for Amrita |
Falling in each other’s arms
Precipitando nelle braccia dell’altro
Non posso continuare. Questo libro è magnifico, il senso che ha per me è racchiuso nelle foto con il sorriso sghembo di Mapplethorpe, nel testo allucinato di Land, all’improvviso horses, horses, horses, horses da far paura. Questo ti fa sentire vivo, stravolgere il bene e il male viaggiando oltre i tuoi limiti, la frenesia di precipitare nelle braccia dell’altro.Ad un certo punto il signor Sam Wagstaff precipita in Robert. E Robert in lui. Una foto di sbieco con il cappello da marinaio ha rapito il ricco e colto mecenate, che era stato curatore del Detroit Institute of Arts, creando così una comunione di menti e di corpi strepitosa che contribuisce ad elevare la fotografia ad arte contemporanea. Ingrediente del loro legame una straordinaria affinità per cui Sam vede nel nero delle sue fotografie lo stesso “nero in cui ci si può perdere” che ha in mente Robert. E per lui Sam “è l’unico che riesca davvero a capire”.
L’amante come fonte di passione e di rassicurazione. La spinta che ti porta al desiderio di annullarti completamente nell’altro sapendo che saprà salvarti interamente, che nulla di te andrà perduto perché tutto quello che sei gli appartiene.
L’altro sei tu, Amrita, ed io ti aspetterò sempre.
Looking for Amrita Under a Grey Sky |