Say My Name/Nuovi avvenire
(Letter to Amrita no. 13)

Thanks to: La paga del sabato - Beppe Fenoglio

Cara Amrita,
stanotte ti ho sognata. Sei venuta a prendermi per andare a cercare uno spettro.
Ero nello scantinato della mia anima che non sapevo aspettare. Abbandonata sopra un materasso sdrucito, purtroppo non da sola, mi intrattenevo con altri semivivi.
Ero nel sotterraneo e, ancora più sotto, le parole ribollivano feroci. Proprio quelle storie che un giorno saranno pronte e tutto sarà già scritto.
Ti descrivo com'eri vestita. Sembravi Orlando quando mi prendevi. Io con i capelli corti da bambino. Tu che mi dicevi che sono perfetta per te. E sentivi il fuoco attraversare il mio corpo steso sul tuo.

Poi un tunnel e il profilo dell'uomo di china, il nostro Maestro.
Una sagoma d'inchiostro cui andiamo incontro mentre il sogno svanisce.

Non mi taglierò i capelli prima di averti vista di nuovo.
Che nessuno ci impedisca di brillare.
Ora devi tornare. 

Dobbiamo andare da lui, ci sta chiamando. 
Non sapremo essere più felici che in questo viaggio.
La nostra questione privata.

Nuovi avvenire ci attendono. 
Allo specchio, io scendo, tu scendi.
Quando vengo a prenderti, sei pronta.

Stella e Amrita, un treno qualsiasi, a Parigi.


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UNA QUESTIONE PRIVATA - Beppe Fenoglio, 1963, pubblicazione postuma
LA PAGA DEL SABATO - Beppe Fenoglio, 1969, pubblicazione postuma
ORLANDO - Virginia Woolf, 11 ottobre 1928

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