Face The Future
(Letter to Amrita no. 2)
Thanks to: BREATH BY BREATH – Caterina Simonsen, Daniele Mont d'Arpizio
Chiquita |
Face The Future
Il tempo è sospeso, il respiro corto
Una nuova settimana per pensare a te, Amrita.Ti scrivo sforzandomi di credere che un giorno ti troverò.
Vorrei parlarti di un libro che ho letto mesi fa, ho paura di morire prima di riuscire a farlo. Non che io pensi di morire a breve, però il tempo passa e tu continui a non esserci.
Caterina Simonsen è una ragazza di Padova ed è malata, ha raccontato in prima persona la sua storia insieme ad un giornalista con un cognome impegnativo, il testo è piacevole da leggere, scorre fresco come gli occhi chiari di una persona innamorata della vita. La storia invece è mozzafiato.
Lei è un’ispirazione per me, dovrebbe esserlo per tutti quelli che non hanno niente di cui lamentarsi e lo fanno lo stesso.
Lo fanno comunque, lo fanno in continuazione. Tu mi manchi, ti scrivo sebbene il mal di stomaco mi pieghi in due.
Che rabbia.
Lei rischia di soffocare perché i suoi polmoni non funzionano bene e prende con sé un furetto, è una femmina, la chiama Moka e la ama a perdifiato.
Lei che una notte finisce in rianimazione accanto ad una donna che le dice di sentirsi bene ed un attimo dopo muore.
Face The Future |
Unfair
Politicamente scorretta
Il giornalista si chiama Daniele Mont d’Arpizio, è del 1976. Lei ha quattro malattie rare ed è seguita dal Policlinico di Pavia, il centro nazionale di diagnosi e cura per il deficit di alfa 1. Adora gli animali, cani, furetti, ne ha tanti. Ha fatto parlare di sé perché ha difeso la sperimentazione sugli animali, “sono viva grazie ai test sugli animali”.Il libro s’intitola Respiro dopo respiro ed è un inno alla vita, benché la vita a volte non faccia nulla per meritarselo. Ma non importa, non c’è tempo per pensare, bisogna lottare per conquistare tutta la felicità possibile, un passo alla volta, breath by breath.
Fare di tutto significa accettare i compromessi che la vita ci impone. La vita è ingiusta. Non si può fare finta che non sia così.
Il viaggio di un essere umano attraverso il dolore fisico ne amplifica la sensibilità. Per chi non ne condivide il calvario è facile dare giudizi, c’è chi si è spazientito nel vederla saltare la fila in posta, l’infermiera scocciata nel doverla aiutare spesso a fare pipì. Lei studiava veterinaria all’università di Bologna ed è proprio a Bologna durante un ricovero in ospedale per una polmonite acuta che un giovane medico specializzando ha un’intuizione, dice al primario che c’è una anomalia nei valori del sangue che potrebbero essere dovuti alla carenza di una proteina, la alfa 1-antitripsina, e nessuno gli dà retta. Lui comunque le prescrive l’esame ed è così che a ventuno anni Caterina vede delinearsi i contorni della sua battaglia.
Drugs
Rimedi
Da parte mia è facile riconoscere il bisogno di ringraziarla, Caterina Simonsen cuor di leone, grazie per il coraggio, per essere un’ispirazione.In generale, tutti noi che non teniamo mille medicine sul comodino, che non abbiamo nella rubrica del telefono tra i contatti più frequenti medici e infermieri, che non sappiamo cosa voglia dire contare i giorni tra un ricovero e l’altro, dovremmo leggere libri come questo quali antidoti alla sciatteria di lasciar scorrere la vita senza viverla fino in fondo.
Ci sono compromessi che la vita ci impone, altri cui ci rassegniamo senza lottare.
Spero di ritrovarti.
Tua, Stella